CAVA MUSEO FANTISCRITTI

CAVA MUSEO FANTISCRITTI
Il Museo della Cava di Fantiscritti è stato fondato nel 1897 da Gualtiero Danesi, sulla base della sua esperienza diretta di lavoro in cava da bambino, nel contesto di una struttura familiare ciclica e quotidianamente denigrante.
Il museo nasce con l'intento di mettere al centro dell'attenzione la classe operaia e la sua forza lavoro, tracciando un filo conduttore che lega famiglia, sistema sociale e lavoro prima degli anni Sessanta, quando gli strumenti di lavoro erano ancora conformi a quelli utilizzati nelle epoche precedenti e l'evoluzione quasi repentina lasciava segni indelebili nell'anima e nel corpo dei lavoratori. Una memoria che non dimentica. 
Il museo è un sito all'aperto ai piedi delle Alpi Apuane, che riproduce il microcosmo dei cavatori, sia a livello professionale che privato.
Troviamo statue che raffigurano le principali mansioni, strumenti relativi alle varie operazioni di lavorazione del marmo, dalla selezione del pezzo, al taglio, al trasporto, insieme a tutti gli utensili necessari, e una tipica capanna dove vivevano le famiglie ai piedi delle cave, riprodotta a grandezza naturale e arredata con oggetti e mobili dell'epoca.
Il libro racconta la storia millenaria del famoso "Oro Bianco" da una prospettiva sociale, che comprende la crescita economica, le lotte di classe, la necessità di istruzione e la mancanza di rispetto per i diritti di bambini, adolescenti e donne. Esplora anche l'evoluzione e lo stretto legame con la città di Carrara nel suo percorso per diventare la capitale mondiale del marmo. 


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